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Un Decamerone
grande grande

Scheda artistica
Fu la peste che colpì Firenze nel 1348 ad ispirare Boccaccio nella composizione del Decameron, un morbo terribile che decimò la popolazione fiorentina per più della metà dei suoi abitanti; Boccaccio perse il padre ed amici cari come il poeta Frescobaldi o lo storico Giovanni Villani.
La peste fu dunque un evento estremamente drammatico e doloroso per Boccaccio il quale lo descrive nella sua opera anche nelle sue manifestazioni più fisiche e nelle conseguenze che ebbe nella vita civile al punto da essere un riferimento per gli storici che hanno trattato la materia.
Sono evidenti i collegamenti fra i nostri attori e i giovani che popolarono il giardino di Boccaccio ed isolati trovarono il modo per esorcizzare paure e ricavare sostentamento morale ed intellettuale ricercando isolamento e raccontandosi le cento novelle che hanno reso immortale la figura di questo padre nobile della nostra letteratura.
Racconteremo ai più piccoli delle storie, ispirate ad alcune novelle di Boccaccio, cercando di ricreare il più possibile l’atmosfera del tempo con l’uso di costumi ed effetti ricercati ma anche attraverso la riproduzione visiva dei paesaggi descritti il gioco dei suoni, la simulazione di situazioni e contesti in cui coinvolgere potenzialmente i giovanissimi spettatori ed i loro genitori.
Con: Michelangelo Fetto, Antonio Intorcia, Assunta Maria Berruti, Carlotta Boccaccino
Regia: Michelangelo Fetto
Testi: Michelangelo Fetto
Orario
ore 9:00
ore 11:00
Prezzo
Euro 6. Per info e prenotazioni,
contattare +39 338 145 76 88
Dal palcoscenico

