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I fiori del campo

Scheda artistica
Lo spettacolo “I fiori del Campo”, liberamente ispirato al libro “Il fotografo di Auschwitz” tratta, dal punto di vista di un fotografo austro-polacco, internato in un campo di concentramento, del terribile genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati, a partire dalla seconda metà del XX secolo, nei confronti degli ebrei d’Europa e, per estensione, di tutte le categorie ritenute “indesiderabili”, che causò circa 15 milioni di morti in pochi anni, tra cui 5-6 milioni di ebrei, di entrambi i sessi e di tutte le età.
Alla fine degli anni ’30, dopo l’invasione tedesca della Polonia, il fotografo austro-polacco, Brasse, rifiuta di arruolarsi nell’esercito di Hitler come tutti gli uomini dell’epoca, perché non vuole tradire la sua Patria.
Un anno dopo viene internato in un campo di concentramento. Dopo essere sopravvissuto per alcuni mesi, un giorno viene convocato nell’Ufficio Politico del campo, dal comandante Walter, il quale, venuto a sapere da alcuni documenti della sua origine ariana e della sua professione di fotografo, decide di aggregarlo al Servizio Identificazione del campo, con il compito di fare fotografie ai prigionieri di ambo i sessi per identificarli e crearne un archivio.
All’inizio con il solo scopo di sopravvivere, in seguito con quello ancor più nobile di “agire”, documenta, a suo rischio e pericolo, sempre più dettagliatamente l’orrore che pervade il campo, fotografa le violenze sui prigionieri, le esecuzioni, gli esperimenti sulle cavie umane del Professor Mengele.
All’ interno del campo, anche l’incontro con Czeslawa, ragazzina quattordicenne, che Brasse salva da una violenza e da morte imminente, convincendo il comandante Walter ad assumerla per le pulizie dello studio. E ancora, l’incontro con Baska, giovane prigioniera politica di Cracovia, impiegata nella sezione femminile del campo, grazie alla quale Brasse ricorda l’emozione del guardare con ammirazione una donna.
L’ ammirazione per la bella Baska andrà avanti, portando Brasse a fare di tutto per vederla anche per pochi secondi. Scatterà per lei una foto ad alcuni fiori, cresciuti ai margini del campo, che purtroppo diventerà, per volere del comandante, una cartolina da riprodurre in molte copie e da vendere ai militari del campo come souvenir per i propri cari lontani.
Diretto da: Antonio Intorcia
Con: Antonio Intorcia, Michelangelo Fetto, Assunta Maria Berruti, Carlotta Boccaccino, Luigi Furno
Installazioni video: Michele Salvezza;
Musiche: Antonello Rapuano
Direttore di scena: Paola Fetto
Organizzazione e segreteria: Riccardo Intorcia e Assunta Maria Berruti
Ufficio Stampa: Celeste Mervoglino
Documentazione fotografica: Vincenzo Fucci
Calendario
Tutto gennaio
Dal palcoscenico

